Stesso contenuto su tutti i social? 3+1 ragioni per cui è una pessima idea

Oggi scopriamo perché in tanti (quasi tutti) decidono di utilizzare lo stesso contenuto su tutti i canali social, senza la minima modifica… quando in realtà si tratta di una pessima idea.
Perché è una pessima idea?
Dai, lo sai bene anche tu che utilizzare uno stesso post, immagine e testo sia su Facebook che Instagram che Linkedin non ha senso…
Il punto è che la realtà è una sola e uguale per tutti… Ti svelerò perché tutti facciamo lo stesso sbaglio (pur sapendo che si tratta di uno sbaglio) nel prossimo paragrafo.
TUTTI I SOCIAL SONO DIVERSI…
… ma va?
Abbiamo scoperto l’acqua calda!
Allora cerchiamo di capire una volta per tutte perché se tutti quanti sappiamo che
- Facebook è diverso da Twitter
- Twitter è diverso da Instagram
- Instagram è diverso da Linkedin
- Linkedin è diverso da Youtube
e cosi via…
perché allora facciamo tutti lo stesso sbaglio di creare UN SOLO CONTENUTO e condividerlo tale e quale su ogni social che ci capiti a tiro?
Semplice: per questione di tempo.
Ecco il grande segreto che si cela dietro a questo sbaglio continuamente ripetuto: non c’è tempo!
Non c’è tempo per creare un post ad hoc per Facebook, una storia per Instagram con video in formato verticale, un video per Youtube in formato orizzontale, un post per Linkedin con testo magari lungo e un po’ più approfondito che su Facebook… ecc ecc.
Quindi qual è la soluzione a cui tutti ricorriamo?
Facciamo un unico contenuto e lo riutilizziamo tale e quale su vari canali.
La realtà è questa strategia non funziona per ben 3 MOTIVI + 1
Ecco quali:
1) TIPOLOGIA DI PIATTAFORMA
In questo articolo focalizzerò l’attenzione sui canali che vanno per la maggiore in questo momento storico: Facebook, Instagram, Youtube e Linkedin.
Per chi fa business molto spesso è difficile prima di tutto capire su quale piattaforma si deve “lanciare”.
Questo perché si pensa che un social valga l’altro e che si debba essere presenti online un po’ ovunque… MA a mio avviso basterebbe concentrarsi su 2 tipologie di piattaforme, che servono per 2 diversi scopi.
Ora le vediamo insieme.
Online abbiamo a disposizione piattaforme di CONTENT DISCOVERY (scoperta di contenuto) e piattaforme di CONTENT CONSUPTION (consumo di contenuto).
Questo significa che ci sono social più adatti a far conoscere il brand e la propria attività, dove quindi si SCOPRE (DISCOVERY) qualcosa di nuovo. E’ questo il caso di Facebook e Instagram per esempio, dove è più facile imbattersi in un contenuto “per caso”, scrollando la home… e qui il nostro potenziale target può appunto “scoprirci” ed interessarsi al nostro brand.
Cosa molto diversa è invece la piattaforma di consumo di contenuto (CONTENT CONSUPTION) ovvero quelle piattaforme dove i nostri potenziali clienti sanno già dove trovarci, ci vengono a cercare direttamente e, per esempio, si guardano un nostro video o si leggono un interno articolo del nostro blog. E’ il caso di Youtube, dove prevalgono contenuti da “sfruttare, utilizzare, consumare” o di un blog o di Linkedin, dove possiamo scrivere articoli molto lunghi e dettagliati per chi già ci segue.
Per esempio, sarà molto difficile che una persona che si trova su Facebook per svago, magari mentre è in coda alle poste o sull’autobus, si metta ad ascoltare un video di 12 minuti su come dipingere nel modo corretto la parete di casa (nel caso in cui siate un negozio che vende vernici o pitture) ma sarebbe un perfetto contenuto per Youtube, che il tuo potenziale cliente potrebbe andare a ricercare nel momento in cui ha bisogno di istruzioni per come fare quella determinata cosa.
Stessa cosa vale per un post del vostro blog vs. un post su Instagram per esempio.
Chiara un pochino ora la differenza tra alcune piattaforme?
Ecco quindi uno dei motivi per cui lo stesso contenuto su piattaforme diverse non è una buona idea.
2) CONTENUTO
Nel paragrafo precedente abbiamo capito la differenza tra piattaforme di CONTENT DISCOVERY e CONTENT CONSUPTION.
Ora analizziamo la tipologia di contenuto, che è strettamente legato all’analisi fatta in precedenza.
Forse ci sarai già arrivato… vediamo se indovini.
Dove è più facile che mi metta a leggere un articolo di 1000-2000 parole? Su Facebook o su Linkedin? O su un blog?
E dove è più facile che venga attratto da un’immagine e una breve descrizione? Sul sito aziendale o su Instagram?
Sicuramente avrai risposto in modo corretto: quello che il potenziale cliente si aspetta da un social come FB o IG è un contenuto semplice, facile e veloce … perché deve passare subito al contenuto successivo.
Se sono su FB è perché sono in “fase cazzeggio” (passatemi il termine) e non ho tempo né voglia di leggermi la guida su come abbinare un vino al piatto che sto mangiando (se siete dei sommelier per esempio)… MA guardo volentieri un breve video o una foto sul vino o sul cibo con una breve frase di descrizione… e magari ti metto anche un like se il contenuto era ben fatto!
Capisci ora?
In questo caso parliamo quindi di LONG FORM CONTENT (contenuto lungo) e SHORT FORM CONTENT (contenuto breve).
3) PUBBLICO
Altro aspetto fondamentale da prendere in considerazione è il nostro pubblico target di riferimento.
Infatti non è detto che dobbiamo essere presenti su una piattaforma se tanto sappiamo già in partenza che lì non troveremo i nostri potenziali clienti.
Se ad esempio hai un ristorante, ecco che i tuoi potenziali clienti ti potrebbero trovare da una ricerca su Google, ma anche da una bella foto di un piatto su Instagram, ma anche da un annuncio sponsorizzato su Facebook. In questo caso hai quindi ampio raggio d’azione, trovandoti nel business B2C.
Ben diverso è se sei un’azienda che produce macchinari o parti meccaniche che servono per far funzionare attrezzature da lavoro (business B2B). In questo caso il tuo potenziale cliente è un imprenditore che con tutta probabilità non avrà nemmeno il profilo Instagram. E’ bene quindi spingere i tuoi sforzi altrove, magari su un sito web ben ottimizzato per essere ricercato su Google.
Quindi quando stai per intraprendere un’azione di marketing e devi scegliere la piattaforma più ideona, non lasciarti abbindolare dalla piattaforma che va di moda in quel momento, ma cerca piuttosto di chiederti:
“Dove si trovano i miei potenziali clienti online in questo momento?”
E’ lì che dovrai agire.
3+1) LO SCOPO
Ultima cosa ma non la meno importante è un aspetto che in molti (quasi tutti) tralasciano.
Dicevo all’inizio che è sbagliato utilizzare lo stesso tipo di contenuto per ogni singola piattaforma social ed uno dei motivi più logici ma che spesso molto dimenticano è che le piattaforme nascono per SCOPI DIVERSI.
Vediamole una alla volta e cerchiamo di capire.
YOUTUBE
Youtube nasce come piattaforma video dove è possibile ricercare un argomento, proprio come su Google.
Ora non sto a dilungarmi sulle varie funzionalità e possibilità che offre Youtube, magari ne parlerò in un articolo ad hoc, ma ciò che dobbiamo capire è la base del suo funzionamento.
L’utente che utilizza Youtube lo fa per la maggior parte dei casi per RICERCARE un contenuto COMPLETO e gli sia di aiuto per realizzare qualcosa.
Per esempio una guida, un tutorial, un video lungo in cui si spiega come viene fatta una determinata cosa (ad es. una ricetta, un fai da te, la soluzione ad un problema ecc).
Youtube serve quindi come GUIDA per IMPARARE QUALCOSA.
Quindi nell’ambito del tuo business dovresti chiederti COSA un tuo potenziale cliente potrebbe ricercare su Youtube per risolvere un suo problema o per imparare qualcosa.
Ecco perché parlavo prima di CONTENT CONSUPTION (consumo di contenuto) e LONG FORM CONTENT (contenuto di tipo lungo ed esaustivo).
FACEBOOK
Tutt’altra tipologia di scopo ha Facebook. Questo non è il social della “ricerca di contenuto” come Youtube o Google, ma piuttosto un social del “vediamo le ultime novità”.
Un po’ come quando si accende la Tv sul telegiornale. Lo si fa per vedere gli ultimi aggiornamenti e sviluppi del mondo che ci circonda.
Quindi su Facebook entriamo per svago, per leggere le news dei nostri amici, per farci due risate quando incontriamo un contenuto divertente.
Di certo non entriamo su Facebook per cercare “come risolvere il problema della muffa in casa”, dato che nemmeno si può fare una ricerca di questa tipologia!
Facebook non è quindi pensato, come già detto, come piattaforma di CONTENT CONSUPTION ma di CONTENT DISCOVERY che in questo caso è sempre contenuto di tipo breve (SHORT FORM CONTENT).
Quindi, niente ricerca MA scoperta del “vediamo cosa c’è di nuovo”.
INSTAGRAM
Questo social ha invece uno scopo ancora diverso rispetto ai due precedenti.
Su Instagram si va per PRENDERE ISPIRAZIONE, per vedere foto artistiche, luoghi paradisiaci, profili fotografici perfetti… quasi come fossimo all’interno di una galleria fotografica.
Anche in questo caso non parliamo di CONTENT CONSUPTION ma di CONTENT DISCOVERY, solo che a differenza di Facebook non si va alla ricerca delle ultime news ma bensì di qualcosa di bello da cui trarre ispirazione.
LINKEDIN
In questa carrellata di social, mi sento di aggiungere anche Linkedin dato che negli ultimi anni sta prendendo molto più piede che in passato.
Per chi ancora non avesse un profilo business su Linkedin … beh, ti lascio il tempo proprio ora per creare il tuo account e poi tornare qui a proseguire questa lettura.
Fatto?
Perfetto, nei prossimi articoli parleremo anche di questo social tanto importante per le aziende e per i professionisti.
Infatti per chi non lo sapesse, Linkedin è una piattaforma che si concentra sull’aspetto “business”delle persone. Niente faccende personali come siamo abituati a trovare su Facebook, ma solo profili di lavoro e professionali dove è possibile appunto scambiare idee e progetti in ambito business.
In questo caso, trattandosi di una piattaforma che non è adatta allo svago, parliamo di LONG FORM CONTENT e di CONTENT CONSUPTION proprio come fosse il nostro blog professionale.
In questo caso lo SCOPO della piattaforma è mettere in contatto professionisti tra loro, aziende con potenziali dipendenti o collaboratori, ecc. ecc. Quindi ottima per mostrare la propria professionalità e per conoscere potenziali aziende clienti (se ci troviamo nel B2B).
Capisci bene ora che è ben difficile e molto rischioso pubblicare lo stesso identico post su ogni piattaforma, proprio perché sia lo SCOPO stesso della social che abbiamo scelto, sia il tipo di pubblico che lo frequenta ed il motivo per cui lo frequenta sono sempre diversi tra loro.
E’ bene quindi, prima di prendere una decisione in merito alla scelta della piattaforma, fare sempre un’attenta analisi che prenda in considerazione:
- TIPOLOGIA DI PIATTAFORMA (discovery o consuption?)
- TIPOLOGIA DI CONTENUTO (long o short form content?)
- IL PUBBLICO (chi è interessato al mio prodotto?)
- SCOPO DELLA PIATTAFORMA (svago o formazione? privato o professionale?)
Vuoi dei consigli in merito alla tua attività? Hai debbi e vorresti confronto per capire se stai facendo la cosa giusta?
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Nicole